Videosorveglianza IP

In questi anni ci siamo occupati di numerose installazioni di sistemi di videosorveglianza IP, infrastrutture richieste dai nostri clienti per aumentare il grado di sicurezza della propria azienda. Abbiamo, quindi, potuto raccogliere un gran numero di domande che ci sono state poste in merito ai sistemi IP, al loro funzionamento e alle telecamere IP.

L’obiettivo di questo articolo è offrire una panoramica a chiunque sia interessato alla videosorveglianza IP ma che ancora non si è deciso a procedere alla sua installazione. Risponderemo a tutti i dubbi e a tutte le domande per convincervi della bontà di questo sistema di videosorveglianza.

Senza perdere tempo, andiamo a scoprire tutti i componenti e i vantaggi di un sistema di sorveglianza basato sul protocollo IP.

Cos’è la videosorveglianza IP?

Con questo termine si intende un impianto di videosorveglianza che utilizza un sistema di rete basato sul protocollo TCP/IP, il quale permette di trasferire video e audio su di un unico cavo. Un impianto di sorveglianza di questo tipo richiede l’installazione di telecamere IP e un’infrastruttura di rete in grado di gestire i flussi video di telecamere e sistemi di storage.

Va da sé che è necessario progettare una rete informatica per poter vantare un’infrastruttura di rete in grado di far funzionare la videosorveglianza su IP, almeno che non se ne utilizzi una preesistente o una rete IP wireless.

I componenti di un sistema IP

Per un impianto di videosorveglianza IP sono richiesti:

  • telecamere IP
  • encoder video IP
  • rete IP
  • Network video recorder (server che si occupa delle gestione e archiviazione dei video ripresi)
  • Infrastruttura di rete (switch, router, dispositivi wireless, cassetti ottici, PC)

Apparati di rete

Prima di procedere con l’installazione dell’impianto sarà necessario occuparsi del cablaggio strutturato, un’attività che permette di interconnettere l’insieme delle strutture e degli impianti in un edificio o gruppo di edifici, così da avere una connessione garantita.

Fatto questo sarà necessario occuparsi delle apparecchiature attive che permetteranno il trasferimento del traffico dati. Fra i più importanti figurano sicuramente gli switch, ai quali verranno collegate le videocamere IP, i server NVR (Network Video Recorder) e i PC di monitoraggio.

Grazie al Power over Ethernet sarà poi possibile alimentare le telecamere con il cavo di rete, in modo tale da semplificare il cablaggio e ridurne il costo, senza necessitare di una presa di alimentazione nei pressi della telecamere.

Armadi di rete

L’intero sistema di rete richiede uno spazio centralizzato nel quale essere riposto. Questo è generalmente rappresentato dagli armadi rack nei quali vengono alloggiati tutti i componenti e i server di archiviazione e gestione delle immagini, le quali vengono salvate nei gruppi di continuità.

Le telecamere IP

Quello che contraddistingue queste videocamere è la necessità di una connessione di rete per poter inviare il flusso video.

Esistono diverse tipologie di videocamere IP che possono essere implementate in un sistema di videosorveglianza. Le principali sono:

  • Fisse e PTZ
  • Da interno o da esterno
  • A colori o day/night con filtro IR removibile
  • Con fissaggio a parete, a soffitto o a parapetto
  • Con formato standard o mini-dome antivandalo
  • In custodia bullet con illuminatore IR integrato
  • Panoramiche per inquadrature a 360° o a 180°

Chiaramente, maggiore è la risoluzione delle telecamere installate, maggiore sarà l’ingrandimento possibile dell’immagine registrata, nonché la sua qualità. La risoluzione delle telecamere IP megapixel va da 1,3 fino addirittura a 10 milioni di pixel.

Le telecamere sono costituite da:

  • obbiettivo
  • sensore delle immagini (generalmente CMOS)
  • processore per la compressione, analisi video e elaborazione dati (principalmente con standard di compressione H.264)
  • memoria per il firmware e registrazione sulla stessa telecamere
  • ingresso e un’uscita relè per allarmi fisici

Ogni singola telecamera è inoltre definita da un indirizzo IP grazie al quale può essere posizionata in ogni punto della rete.

Tipologia di collegamento

Le telecamere in rete possono utilizzare diversi sistemi di collegamento, ognuno dei quali offre una valida scelta. Questi sono:

  • PoE: collegamento con cavo ethernet, con finale RJ45, nel quale passeranno sia i dati che la corrente.
  • Wi-fi: collegamento attraverso rete wireless che non richiedere la posa di un cavo di rete.
  • Alimentazione e rete: ovvero collegamento attraverso due cavi separati, uno di rete e uno di alimentazione. Fra tutti è il metodo più sconsigliato.

I vantaggi della videosorveglianza IP

Rispetto alla videosorveglianza analogica, quella di rete digitale con videocamere IP offre più funzionalità e numerosi vantaggi da prendere in considerazione.

  • Riduzione dei costi: la videosorveglianza IP è più economica rispetto ad un sistema TVCC analogico, soprattutto in caso di sistemi wireless che non necessitano di cablaggi coassiali. Installando la rete IP in un’infrastruttura già esistente è possibile diminuire ulteriormente i prezzi.
  • Qualità video e audio esponenzialmente migliore, anche grazie alla tecnologia Progressive Scan e la risoluzione megapixel.
  • Alimentazione dei dispositivi IP tramite cavo di rete
  • Disponibilità di un flusso video ad elevate risoluzioni e in ogni parte del mondo.
  • Possibilità di integrare i dispositivi in reti esistenti
  • Possibilità di accedere da remoto per configurare e gestire le telecamere di rete.
  • Elevata scalabilità e flessibilità del sistema di videosorveglianza.
  • Possibilità di integrare software di video analisi avanzati anche a bordo

Se ti sei convinto della validità di questi sistemi, possiamo procedere ad un sopralluogo e progettare insieme a te un impianto di videosorveglianza IP che metta al sicuro la tua azienda! Contattaci per un preventivo gratuito.


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